Coronavirus: FOCUS Italia - Mercato Obbligazionario

Da fine febbraio il mercato ha finalmente capitolato rispetto ai rischi derivanti dagli effetti del Coronavirus. Di seguito i valori dei principali indici del credito e la variazione rispetto a fine gennaio:

 

Diversamente da quanto registrato dal mercato azionario, lo storno del mercato obbligazionario è stato molto più moderato e, come lecito attendersi, i maggiori impatti si sono verificati sui comparti a maggior beta quali HY e Subordinati Finanziari. 

Il rendimento dei BTP a 10 anni è salito di circa 10bps (1,02%) rispetto al minimo registrato a metà febbraio, prima dell’esplosione del Coronavirus in Italia, mentre lo spread sul decennale tedesco è salito a circa 170bps (+40bps rispetto ai minimi di febbraio). Si sottolinea tuttavia che i livelli odierni rientrano ancora nelle medie di lungo periodo, ancorché conseguenza di una forte correzione sul breve.


Grafico: Spread BTP/BUND 10 anni dal 31 gennaio 2020 (dati bloomberg)

 

L’effetto negativo sui prezzi degli strumenti obbligazionari è stato mitigato dalla riduzione dei tassi derivanti dalla corsa ai safe-heaven con il bund decennale arrivato fino a -0,64% ed il treasury americano per la prima volta sotto alla soglia dell’1%.

Nonostante gli impatti siano stati notevoli, a titolo di esempio le ultime emissioni di COCO bond italiane di Unicredit ed Intesa quotano oggi ben sotto alla pari:

 

Il mercato sconta dunque gli effetti economici derivanti dall’epidemia del Coronavirus, che hanno portato ad una disruption della supply chain e che avranno effetti anche sul lato della domanda.

In revisione anche le attese di recupero: non ci si aspetta più un veloce recupero (a forma di V) bensì un recupero più calmierato e armonico in un lasso di tempo più lungo (a forma di U o addirittura L). Le banche centrali hanno iniziato ad intervenire anche se lo strumento della politica monetaria non sembra utile in questo contesto. Si attendono invece interventi sul fronte della politica fiscale da parte dei singoli Governi, nello specifico da quello italiano, per stimolare più efficacemente la ripresa economica del Paese.


A livello di politica di investimento, rispetto ad inizio anno in cui sembrava non ci fosse nulla su cui investire, oggi i valori sono tornati ad essere più interessanti aprendo nuove finestre di opportunità da esplorare.